Bilanciamento del Bianco – Fotografare il cibo del colore giusto

Il cosiddetto bilanciamento del bianco (o bilanciamento del grigio) permette di calibrare la foto finale in fase di post-processing in base alle caratteristiche della luce in maniera da ottenere una rappresentazione veritiera dei colori.

Lo scopo di questo articolo è quello di dare consigli pratici a tutti coloro che scattano principalmente utilizzando luce la disponibile, intendendo letteralmente tutte le fonti di luce a disposizione. Il primo passo sarà quello di chiarire l’importanza e gli effetti.

Può capitare a chi si approccia alla fotografia di cibi, magari più per diletto che per avviare un progetto professionale, di ottenere scarsi risultati estetici specialmente dal punto di vista della resa cromatica su schermo. Potreste essere tentati di giudicare il risultato come “non male” ma l’evoluzione rema contro!

Il cervello a tavola

Pensiamo a cosa fosse importante per la sopravvivenza, diciamo negli ultimi milioni di anni. Ai primi posti, insieme ad aria pulita ed acqua potabile, viene spontaneo immaginare del buon cibo. Oggi lo immaginiamo ben condito e magari cotto con tecniche molecolari ma forse non dovremmo concederci il lusso di omettere “commestibile”. Un cibo avariato viene spesso identificato in termini di consistenza e colore e proprio questo allenamento ha programmato i nostri cervelli ad identificare come “non buono” tutto quello che non appare del colore giusto.

Pensate che anche la strega di Biancaneve ha imparato la lezione e fatto in modo di proporre un bella mela luccicante, turgida e ben rossa! L’apparenza non sempre è sinonimo di qualità …

Temperatura e Tinta

Senza divagare troppo, vi propongo un esempio per avvalorare empiricamente la tesi. Utilizzando un software di post-processing, possiamo rapidamente variare la Temperatura (giallo-ciano) e la Tinta (verde-magenta) dello strumento bilanciamento del bianco utilizzando una foto scattata alla temperatura di riferimento di circa 5600°K (luce torcia stroboscopio) e senza apparenti dominanti cromatiche (tinta uguale a zero). Questo ci permette di simulare rapidamente il risultato del fotografare con luci diverse!

Fotografia Bilanciamento bianco Temperatura GnamAm.com

Variazioni di temperatura in °K

Fotografia Bilanciamento bianco Tinta GnamAm.com

Variazioni di tinta

Non intendiamo entrare nella discussione di giusto e sbagliato perché la percezione umana dei colori dipende da una catena scientifica ed empirica, tale trattazione esula dallo scopo di questo post. Quello che ci preme sottolineare è l’effetto di tali variazioni di temperatura e tinta e i rischi a carico della fotografia finale.

Luce Mista

Cosa rende una luce più piacevole di un’altra, dal punto di vista del colore? Cominciamo con:

  • abbastanza potenza da sovrastare ogni altra luce nell’ambiente di lavoro. Questo è un’aspetto squisitamente pratico che vi permette di lavorare senza chiudere finestre, oscurare lucernari fino a spegnere il LED dello smartphone!
  • caratteristiche uniformi su tutto lo spettro visibile (alto CRI > 90, nel caso di luci LED. Vi invitiamo a lasciarvi coinvolgere dagli articoli di riferimento.

Quando questi due aspetti di base vengono a mancare nelle dovute proporzioni, vi troverete ad affrontare luci deboli (poco male, se avete un cavalletto) e luci miste. Questo rende il lavoro di calibrazione in post-processing da complesso ad impossibile.

La calibrazione dello scatto alla stampa

Omettiamo volontariamente i temi di calibrazione che si riferiscono all’intera catena dallo scatto alla  stampa fotografica, dato che la maggior parte degli utenti scattano per postare sui social o per il web.

Ciononostante, vi consigliamo di lavorare su un monitor calibrato e controllare regolarmente la stato di calibrazione (diciamo ogni quattro-otto settimane). Non fidatevi di quelle pubblicità che vi parlano di milioni di colori come soluzione per ottenere una buona immagine!

Conclusioni

Questo articolo non pretende di insegnarvi ad utilizzare la vostra fotocamera ne tanto meno il software di post-processing (o filtri ottici e luci, se siete tipi da analogico).

Vogliamo mettervi in guardia sulle trappole causate da fattori esterni alla vostra realizzazione culinaria e che potrebbero rendere vani il vostro sforzo ai fornelli e la vostra costosa attrezzatura fotografica.

Infine vi consigliamo di investire su una buona luce, in caso non possiate sfruttare ciò che la natura vi ha messo a disposizione in modo squisitamente gratuito: la luce diurna di una finestra rivolta a nord. Torcia Stroboscopica, Flash, LED … va tutto bene a patto che di buona qualità cromatica e sufficientemente potente da sovrastare ogni altra fonte presente nell’ambiente di ripresa.

Siete arrivate in fondo a questo articolo? Complimenti, ora siete pronti a ri-calibrare felicemente il vostro monitor!

Riferimenti

it.wikipedia.org – Bilanciamento del colore

it.wikipedia.org – Indice di resa cromatica (CRI)

www.eizo.it – Calibrazione del monitor

www.neuroscienze.net – Potere dei colori

2019-01-12T19:32:07+01:00

Scritto da:

Eccomi qui: dal 1980 Atleta, Ingegnere, Marito, Padre, Project Manager, Fotografo, Entrepreneur, Food Blogger ...

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