Pane integrale

A chi di voi lettori di GnamAm non è mai venuto in mente di fare del pane integrale in casa? Quanti di voi vorrebbero avere un pane buono, genuino, fragrante e che duri qualche giorno? Diciamolo: è abbastanza noioso dover compare il pane tutti giorni, solo per poterlo mangiare fresco.

Abbiamo messo a punto questa ricetta e, credeteci, dopo 3 giorni il pane integrale continua ad essere croccante e il suo sapore rimane intatto.

Fateci sapere cosa ne pensate!

Bretzel pretzel ricetta Hero GnamAm.com

Preparazione: 45 min.+ Ogni orologio rappresenta 15 minuti da tenere in conto Ogni orologio rappresenta 15 minuti da tenere in conto Ogni orologio rappresenta 15 minuti da tenere in conto – Cottura: 45 min.+ Ogni orologio rappresenta 15 minuti da tenere in conto Ogni orologio rappresenta 15 minuti da tenere in conto Ogni orologio rappresenta 15 minuti da tenere in conto – Impegno: Medio Ogni cappello da chef rappresenta un livello di difficoltà Ogni cappello da chef rappresenta un livello di difficoltà

Ingredienti per una pagnotta da 1,5 Kg

  • 500 g farina di tipo 2 (in Germania Weizenmehl 1050) + farina per la lavorazione
  • 500 g farina intergale di grano (in Germania Vollkornmehl)  
  • 8 g lievito birra disidratato
  • 600 g acqua temperatura ambiente
  • 1/4 cucchiaino miele
  • 5 g sale
  • 1 cucchiaino olio extra vergine di oliva

Munitevi di una ciotola molto capiente, di una spianatoia ed eventualmente di una pietra refrattaria per la cottura in forno.

Come preparare il pane integrale 

Miscelate le due farine aiutandovi con un cucchiaio di legno all’interno di una ciotola capiente.

Incorporate alle farina il miele, il lievito e l’acqua.

Impastate tutti gli ingredienti, dapprima con il cucchiaio, poi con le mani e dopo un paio di minuti aggiungete il sale. Trasferitevi su di una spianatoia e continuate ad impastare in modo energico per alcuni minuti, fino all’ottenimento di un impasto liscio elastico che non si appiccichi più alle vostre mani o alla spianatoia. Formate una palla.

Spennellate la superficie dell’impasto e le pareti della ciotola con un velo di olio extra vergine di oliva.

Adagiate l’impasto all’interno della ciotola e sigillate il tutto con della pellicola alimentare. Attenzione! La pellicola deve aderire molto bene, in modo che non entri aria asciutta contatto con la superficie umida.

Lasciate lievitare 2 ore all’interno del forno spento e finalmente traferite la ciotola in frigo e lasciatela riposare per una notte. Il giorno dopo tirate fuori la ciotola due ore prima della preparazione per la cottura.

Note: noi preferiamo una lievitazione lunga per avere un pane ancora più digeribile, ma potete benissimo far lievitare il pane per 3-4 ore e poi prepararvi per la cottura. Abbiamo sperimentato anche questo procedimento e il risultato è più che ottimo.

Sgonfiate l’impasto rimpastando brevemente qualche minuto aiutandovi con un pò di farina. Modellate l’impasto come preferite tenendo conto che forme più sottili generano più crosta e conferiscono un accento diverso al sapore del pane integrale! A noi, piace la forma a pagnotta.

Preriscaldate il forno a 250 °C avendo l’accortezza di mettere una ciotolina di acqua già calda all’interno del forno per poter creare una camera di vapore.

Nota: se utilizzate la pietra refrattaria per la cottura, dovete introdurla all’interno del forno freddo in modo che si riscaldi gradualmetne con il forno. Evitare schock termici e ne garantirete la longevità.

Lasciate riposare il pane coprendo con un canovaccio asciutto, fino a quando il vostro forno non arrivi a temperatura. Prima di infornare incidete la superficie del pane con un coltello affilato formando dei tagli abbastanza profondi.

Infornate il vostro pane integrale e seguite questa sequenza per la cottura:

  • 20 minuti 230°C ventilato con ciotolina d’acqua
  • 20 minuti 200°C ventilato senza acqua
  • 20 minuti 180°C ventilato con lo sportello del forno leggermente aperto. Potete usare un cucchiaio di legno come spessore! Questo metodo serve per ottenere una crosta più croccante.

Sfornate e lasciate raffreddare su di una gratella.

Buona Cucina,

M&M

Curiosità

Il pane è il risultato di una fermentazione con successiva lievitazione e cottura al forno di un impasto composto essenzialmente da acqua e farine. Ma esiste anche il pane non lievitato, detto pane azzimo, particolarmente adatto per essere conservato per lunghi periodi.

Già nel 3500 a.C. gli Egizi scoprirono il pane fermentato, non era altro che un impasto di farina di acqua lasciato all’aria aperta per una notte e poi cotto il giorno dopo. Ottenendo cosi un pane più soffice, ed era un sinonimo di ricchezza. Per gli ebrei invece il pane azzimo “Matzah” era sinonimo di viaggio per commemorare l’esodo dall’Egitto. Il pane azzimo nella cultura Cristiana ricorda l’ultima cena e viene oggi sostituito con l’ostia nell’ Eucarestia.

I Greci invece furono i primi a personalizzare il pane con altri ingredienti quali olio, latte, formaggio ed erbe aromatiche.

Il filo conduttore negli anni é stato sempre lo stesso: si faceva il pane in casa per poi portarlo a cucinare nel forno del paese.

In Italia come in Europa, il pane di frumento è comune al meridione mentre il pane di segale al settentrione. Dove le temperature sono più basse, si preferiscono cereali resistenti al freddo.

Nelle Americhe c’è stata sempre una prevalenza di pani formati con patate e mais mentre in Africa con farine di sesamo o miglio.

Valori nutrizionali per 100 g di pane

Calorie (Kcal) 233 – Grassi (g) 1 – Carboidrati (g) 42 – Proteine (g) 8

Riferimenti

https://it.wikipedia

2018-05-22T13:49:31+01:00

Scritto da:

Eccomi qui: dal 1981 Atleta, Perito Agrario, Moglie, Madre, Cuoca per passione, Food blogger ...

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